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Razionalismo architettonico e raziocinio perduto

Lo studio geometrico del Razionalismo architettonico, molto pronunciato soprattutto nei decisi e chiari spigoli che ne decidono l’armonia volumetrica, come vediamo dalle foto, non è tramontato, come a garantire una tradizione stilistica che, più o meno, in chiave diversa, ha resistito nel tempo.

Il post modern è stato un movimento che voleva essere aderente alla storia, rimasticando quello che era avvenuto in passato. Qui consideriamo alcune opere d’illustri esponenti come emblematiche di questo processo progettuale: la riedizione del Colosseo quadrato nel Cimitero di S. Cataldo a Modena (1971-2011) o, diversificata in altezza, la Torre Sky all’Eur di Roma (2010-2013), come per altri versi, riconducibile a molti edifici del razionalismo anni ‘30 la Casa Aurora, Torino (1987) di Aldo Rossi.

Aldo Rossi Cimitero di San Cataldo a Modena 1971- 2011
Franco Purini Torre Sky all’EUR di Roma 2010-2013
Aldo Rossi Casa Aurora Torino 1987

Questi quasi due anni di pandemia hanno evidenziato inoltre, in modo direi drammatico ed imprevedibile, la vitale importanza della funzionalità degli spazi, che è una prerogativa peculiare del Razionalismo.  Un’attualità sottaciuta da autorità territoriali che per loro problematiche hanno difficoltà ad esprimerla ma la cui comprensione del dramma urbano sarebbe di grande aiuto in questa crisi pandemica.

Di seguito un articolo critico sulla mostra di Aldo Rossi al MAXXI di Roma dove si denuncia l’irrazionale vivibilità degli spazi architettonici. Aldo Rossi L’architetto e le città fino al 17 ottobre.