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Astratta

Roma ha dato battesimo a Astratta un nuovo spazio espositivo nella via più storica e prestigiosa  per l’arte della città, via Margutta, un luogo che da anni esprime interesse per tutti gli artisti. Una strada famosa in tutto il mondo, celebrata in numerosi romanzi, film e lavori teatrali, scenario di foto degli allora “paparazzi” e costantemente in primo piano nell’attenzione dei media. Famosi sono stati gli studi di grandi artisti che hanno fatto la storia del ‘900 e le gallerie che si sono alternate nel tempo. Un mito che ha fatto della città di Roma una meta culturale internazionale di grande interesse. Con molto coraggio, dopo anni di lockdown e di complessiva stasi che ha reso morta la più importate capitale dell’arte, Paolo D’Orazio apre un nuovo studio espositivo al pubblico con l’intenzione di fare numerose mostre e tante iniziative per ridare fiato a una città che ha bisogno di ripartire dopo i problemi avuti con il Covid, pandemia ancora in corso anche se notevolmente attenuata nei contagi.

Astratta è un bel nome che lascia presagire bene per uno spazio ben realizzato con un attento uso dell’allestimento a tramezzi trasparenti di vetro che gli da un aspetto sorprendentemente arioso e spazioso.

“2 x 3 = 6” è il titolo della prima mostra inaugurale che si riferisce a 2 opere di Lucilla Caporilli, 2 Opere di Paolo D’Orazio e altre due di Paolo Zucchetti, quadri che in sintesi rappresentano l’indirizzo artistico della galleria volta a una osservazione astratta che vede nella spartizione ordinata delle campiture la sua scelta  dialettica, lo stile e la ricerca che ha contraddistinto da sempre Paolo D’Orazio e che lo ha reso famoso.

L’inaugurazione è stata caratterizzata dalla performance poetica di Alessandro D’Agostini che ha intrattenuto il pubblico con le sue melodiose rime intramezzate da brani musicali e da divagazioni improvvisate che hanno reso piacevole la serata. Si potrebbe dire che è stato il personaggio che ha battezzato il nuovo spazio espositivo, ha fatto il “diacono” che ha dato il via alle celebrazioni di cui il discorso augurale fatto da Paolo D’Orazio è stato l’apice della serata.

Per chi non lo conoscesse Alessandro d’Agostini è un noto personaggio romano della poesia, pur non essendo anziano è da tantissimi anni sulla scena artistica della capitale, presente a tanti appuntamenti culturali, recentemente era anche tra le attrazioni all’Estate Romana nel Parco di Ponte Nomentano. Un poeta talentuoso ma anche attore teatrale e cinematografico, di lui potete seguire meglio la sua produzione nell’apposito canale di Youtube.

Di Paolo D’Orazio mi sono occupato numerose volte e rimando ai miei articoli precedenti per una maggiore conoscenza dell’artista e la descrizione del suo operato, l’ultimo in ordine di tempo è stato sulla mostra Orditi curata da Francesco Gallo Mazzeo con testo di Martino Franca, volendo ci sarebbe da parlare veramente tanto perché, in pratica, è lo spaccato di buona parte della ricerca astratta romana, un capitolo complesso che ha bisogno di uno scritto appositamente dedicato.

Non solo artista dedito alle sue opere pittoriche, Paolo d’Orazio è stato ideatore e organizzatore di L.I. Art Laboratorio Incontri d’Arte  un simpatico spazio espositivo a villa Borghese insieme alla sua compagna Lucilla Caporilli che per alcuni anni, sino a non molto tempo fa, è stato riferimento per numerosi pittori astratti della capitale.

Ci sarebbero tante cose da dire, Paolo D’Orazio è una storia lunga da raccontare, per chi è interessato a saperne di più adesso, sa dove andare, a via Margutta n 76 a visitare “Astratta”, passate, ne rimarrete interessati.

Astratta

Spazio espositivo di Paolo D’Orazio

Opere di Lucilla Caporilli, Paolo D’Orazio, Paolo Zughetti

Intervento in rime del poeta Alessandro D’Agostini

Via Margutta 76 Roma

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Giovanni Lauricella