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Futurismo sfigato

Purtroppo un movimento artistico di così alta levatura è stato sfruttato per fini politici che non avevano niente a che vedere con i presupposti culturali ufficialmente espressi nel febbraio 1909 nel Manifesto del Futurismo, scritto da Filippo Tommaso Marinetti, mentre l’avvio del Fascismo sarà anni dopo, nel 1914 con il Fascio d’azione rivoluzionaria, mentre l’effettiva fondazione come partito politico sarà nel 9 novembre del ’21 con il PNF , partito nazionale fascista. Il fascismo è dunque di diversi anni dopo ma ebbe l’abilità di fagocitare il futurismo, come anche altri fenomeni artistici, quale ad esempio la pittura metafisica. Il quadro di Giorgio de Chirico L’enigma di un pomeriggio d’autunno  è del 1910, citato dal pittore stesso come inizio della pittura metafisica in un suo manoscritto parigino del 1912. Lo stesso per l’architettura Razionalista, il cui manifesto di fondazione è del ’28, dove non v’é alcuna adesione politica.  Ne sono prova i predecessori del Gruppo 7, la formazione del ’26 dove si raccolsero gli aderenti all’architettura razionalista, sensibili alle influenze del Movimento Moderno, della Bauhaus e di Le Corbusier. Insomma, se si guarda il Futurismo come inizio del movimento d’avanguardia internazionale  che ha caratterizzato gli inizi del ‘900, basti pensare al futurismo russo e a tutte le derivazioni tipo i decostruttivisti o anche in Svizzera i Dada ecc., se ne ha una percezione più profonda e soddisfacente sul piano intellettuale.

Alcuni link utili,

Domus

architettura futurista

(La luce è stato uno dei temi ricorrenti perché gli artisti scoprirono quella elettrica, concezione agli antipodi della pittura en plein air. Così pure la motocicletta, l’automobile o l’aereo in contrapposizione alla concezione allora predominante come il pascolo dei bovini di Segantini raffigurati nel grande quadro “Alla Stanga” del 1885, vita agreste come simbolo della condizione umana, spirituale e religiosa. I motori e le macchine in contrapposizione agli animali, la velocità ottenuta dalla tecnica era l’orizzonte del futuro che aveva alle spalle la lentezza delle concezioni tradizionali)