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Avanzi

(rivoluzionari)

La Rolls Royce che campeggiava negli articoli che parlavano dei Beatles era l’emblema del successo di un gruppo musicale che aveva cambiato una generazione ma lasciava inalterati i valori che pretestuosamente combatteva: la ricchezza per l’appunto, quella che si esprime possedendo la macchina di lusso più costosa al mondo. La Rolls-Royce Phantom V era conosciuta come l’auto regale, quella delle cerimonie della regina, quale migliore dissacrazione si poteva fare riducendola come auto hippy? A quel tempo non si facevano come adesso le auto hypercar e al massimo si modificava il motore e era un bene di lusso molto più di adesso. La scelta di Lennon fu talmente stravagante che strabiliò il mondo. Un’icona di una rivoluzione che se anche velleitaria utopistica e idealista ha influenzato molti giovani, quello che venne dopo, il ’68 e le fasi successive, gravavano su questo cambiamento d’idee che portò la musica dei giovani di allora. Quelle comuni quei raduni culminati nel ’67 furono l’ultima rivoluzione anche se due anni dopo avremo la La Fiera della Musica e delle Arti di Woodstock, meglio conosciuto con il più semplice festival di Woodstock, svoltasi a Bethel, vicino New York, dal 15 al 18 agosto del 1969, l’apice della diffusione della cultura hippie.

Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band che uscirà il 26 maggio 1967 e che cambierà il mondo. Ci sono voluti 129 giorni, 700 ore di registrazione e 25.000 sterline. Ma intanto John è lì, in una periferia che gli ricorda tanto la natia Liverpool e ha uno scopo: far dipingere la sua Rolls-Royce Phantom V con i colori della psichedelia. Sarà l’artista Steve Weave che la carrozzeria Fallon coinvolgerà per la realizzazione .


L’estate dell’amore

Il 1967 è l’anno più psichedelico della storia. E’ primavera a Londra quando Lennon va a trovare Mr Fallon e il suo team: sta per scoppiare la “Summer of love”, l’estate dell’amore. San Francisco è l’ombelico del mondo. Lo Human Be-In, il più grande raduno giovanile mai visto sta riempiendo la città californiana di hippy: vestiti colorati, pace, amore. “Se stai andando a San Francisco – canta Scott Mc Kenzie su una melodia scritta da “Papa” John Phillip, anima e voce dei Mamas and Papas – assicurati di avere dei fiori tra i capelli”. E’ l’inno dell‘utopia hippy di quella generazione – e anche di molte altre venute dopo – è la colonna sonora della zona di Haight-Ashbury, posata in alto sulle colline di San Francisco, a guardare il mare mentre il sogno americano si sgretola tra le imboscate e le paludi del Vietnam. Scoppia il Flower Power.

Parola di Lennon

Tutto questo John lo sa e vuole contribuire. Una sua parola, un suo gesto, smuove le folle, dalla Nuova Zelanda a Penny Lane, il capolinea dei bus del centro di Liverpool da dove tornava a casa di zia Mimì dopo la scuola. 2.000 sterline – impossibile fare un paragone con i prezzi di oggi, comunque una cifra non indifferente – è quello che viene pattuito tra Lennon e Fallon per far diventare la Phantom V un’icona di quel movimento, di quell’estate, di quella generazione. Fallon chiama a collaborare un gruppo di artisti hippy della scena londinese, noti come “The Fool”. Tra loro un certo Marijke Kroeger che si rifà al furgone da nomade nel quale vive a Weybridge: sfondo giallo, decori e fiori colorati, disegni geometrici e astratti, ispirati dai Batik indonesiani. Flower Power. No alla guerra. Sì all’amore. 

Trasferita in Usa L’auto viene sistemata nel giro di qualche settimana e riconsegnata a John il 25 maggio. Sei giorni dopo esce Sgt.Pepper’s Lonely Hearts Club Band. John la terrà con se anche dopo, quando gli amplificatori sul tetto della Apple Records al numero 3 di Savile Row sono stati spenti, il gruppo è sciolto e lui – siamo nel 1971 – trova casa con Yoko a New York. Nel 1977 l’auto – a parziale risarcimento di un debito di Lennon col fisco Usa – viene regalata al Cooper Hewitt Smithsonian Design Museum, tra Madison e la 5^ Avenue, a Manhattan. Nel 1985 – John ci è stato strappato da 5 anni – il museo la mette all’asta e ne ricava 2.299.000 dollari, un record per un memorabilia del rock and roll. D’altro canto tra quei fiori ci sono i sogni e le speranze di milioni di giovani in tutto il mondo

Ultima parte presa da PAOLO BORGOGNONE · 08/04/2017