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Termoplastiche personale di Vincenzo Sanfilippo

Apocryphal Gallery
Solo su instagram: @apocryphalgallery
Da un’idea di Mario Nalli
Testo critico: autopresentazione dell’artista
Inaugurazione 19 gennaio 2021 alle ore 19:00
La mostra proseguirà fino al 29 gennaio 2021

Siamo giunti al 2021 e stiamo ancora nella pandemia. Fa piacere constatare che una galleria con quadri veri, anche se piccoli, la cui fruizione è virtuale, continua la sua attività a dispetto di molte iniziative simili che hanno già gettato la spugna.

“THERMOPLASTICHE” é la sedicesima mostra personale organizzata da
Apocryphal Gallery.
I lavori dell’artista Vincenzo Sanfilippo saranno visibili fino al 29 gennaio 2021 solo
su Instagram nel profilo: @apocryphalgallery della galleria.
“Era il 10 marzo del 2020 – scrive Mario Nalli, artista – quando il covid 19 ci ha
chiuso in casa. Allora, poiché gli artisti in questo periodo non avrebbero avuto la
possibilità di esporre, ho pensato di mettere a disposizione questa galleria virtuale e
dare visibilità a opere di “piccolo formato”. Mi sono chiesto: posso fare delle mostre?
E dove posso renderle visibili? Qual’è piattaforma social più idonea se non
Instagram? Per tale ragione ho messo a disposizione degli artisti questo mezzo per
non fermare l’esperienza espositiva.
Lo scopo dell’Apocryphal gallery è di esaltare uno spazio irreale falsando la
percezione e la visuale in piani diversi fuori dal comune e le dimensioni dell’opera,
sottolineandone tutte le sue peculiarità. Chi usufruisce, vedrà le opere diversamente
dal solito”.

Lo stesso autore Vincenzo Sanfilippo ci introduce nella propria ricerca e poetica,
così scrive: “Siciliano fin nel midollo, anche se mi sono formato e vissuto a Roma,
conservo nel mio lessico il sentire della città natale, la ‘civitas barocca’ di Catania. Il
mio è stato un lungo apprendistato professionale accanto alla vicinanza di grandi
maestri, divenuti poi amici. Con loro ho condiviso tempo e dettagli,
armonie/disarmonie e progetti, idee e affinamenti, maturati nel corso di una attività
succinta ma vissuta in una costante ricerca sia di linguaggio concettuale, sia strumentale.

Modello con artigianalità materiali per definizione sfuggenti e instabili.
Ma tutti, quasi tutti, i materiali per me sono una possibilità di meraviglia. Considero
anche la scrittura un ‘materiale’ efficacissimo, ma spesso tralascio parole e concetti
per esprimermi con una linea, uno schizzo, una macchia di colore. Certamente nei
miei lavori affido alla capacità del disegno progettuale la valenza narrativa ed
evocativa della materia prescelta per realizzare le opere attraverso la poetica della
‘concettualizzazione dei materiali’. Mi piace assemblare forma e sentimento di
suggestioni d’immagini evocanti anche un complesso substrato letterario elevato
all’unicità e dignità dell’opera d’arte realizzata come pura occasione di esplorazione e
riscatto. Pertanto, mi reputo uno sperimentatore criticamente educato alla pittura e
alla scultura e pronto a sconfinare anche nella celebrazione dell’azione, pronto a
dipingere mentre si svolge la rappresentazione performativa della installazione quale
esigenza emergente di una ampliata collocazione spaziale delle opere.

Breve nota biografica:
Artista interdisciplinare, saggista di teatro e arte contemporanea. Nato a Catania nel
1947, dopo gli studi classici, mi trasferisco nel 1966 a Roma, dove in Accademia di
Belle Arti – docenti Nello Ponente e Toti Scialoja – conseguo nel 1971 la Laurea in
Discipline dello Spettacolo e Progettazione Scenica. In quegli anni di formazione
partecipo al clima della ricerca artistica e letteraria italiana di quel periodo,
condividendo esperienze e progetti con alcuni artisti della Scuola Romana e del
Teatro Laboratoriale. L’esercizio della pittura, le scenografie, le sculture, le
installazioni, le performance teatrali, mi conducono all’ampliamento di
contaminazioni narrative che, dalla tradizione, si evolvono innestandosi nella più viva
attualità. Contemporaneamente negli anni ‘80/’82 collaboro da Roma nel nuovo
gruppo redazionale del “Giornale del Sud” creato e diretto da Giuseppe Fava,
commediografo-saggista e sceneggiatore italiano. Continuo con La Gazzetta del Sud
e attualmente con La Rivista Sipario Inscenaonline. In questo intreccio di vita e
lavoro tra arte e critica d’arte, tra teatro e spazio scenografico, costruisco le ragioni
d’essere della comune opera, elaborando una originale poetica che fa del sedimento
della memoria creativa una vocazione.
Attività professionale:
1977-1879 Carlo Quartucci regista, lo chiama per la progettazione di Scenografie e
Costumi, per collaborare con l’artista concettuale Giulio Paolini alla realizzazione del
film per la RAI Nora Helmer Viaggio di Borgatacamion dentro l’Avanguardia. (
Teatro 1979 – 1980 – Rai Teche)

  1. “Catacombe. Spazi di arte nascosta a Roma dal ’59 al ‘90” ediz. Quattroventi.
    Curatore M. Apa.
  2. Luoghi del Tempo Itinerario Artistico. Scultura ambiente. Curatore M. Apa.
    Comune di Aprilia (LT) Assessorato alla Cultura.
  3. Opere in collezione; Crearteatro. Centro Studi Teatrali e d’Arte Figurativa,
    Fondazione Eugenio Guglieminetti. Palazzo Vittorio Alfieri Asti (Elede Editrice
    Torino)
    2000/2002. Realizza un’opera pubblica: “Porta della Redenzione” portale in bronzo,
    Chiesa di San Giovanni Battista a Ciampino (Roma). Fonderia Carlo Cavallari Roma.
    Volume Epos ediz. Roma
  4. Iconostasi. Stagioni e Territori dell’Arte, curata da M. Apa. Loreto 25
    maggio15 giugno2003.
  5. Tredicesima Biennale d’Arte. Il Magnificat Fondazione Museo Stauros. San
    Gabriele (Te) 2 agosto /5 ottobre. Volume ed. Stauros Fondazione Italiana Onlus.
  6. Mostra a cura di Mariano Apa. Un libro delle immagini. Ediz. Morlacchi
    editore. Scuderie Aldobrandini. Frascati (RM)

Inaugurazione 19 gennaio 2021 ore 19:00
Solo su Instagram: @apocryphalgallery
Info: [email protected]