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Le mele marce (me la rido) I nerd romani

Le mele marce (me la rido) Si balla per esorcizzare il male, un rito sabbatico di espiazione che coinvolge tutti i frustrati del mondo affetti da insoddisfazione cronica, dovuta a tutto quello che si subisce. Sublimazione in danze che scaricano l’essere dalle responsabilità di un mondo infame. Si ride, si scherza all’infinito, come cavalli pazzi, sino alla morte. Nulla di strano anche se così sembra, è la movida, a cui tutti, bene o male partecipiamo. Un individuo massa (Enrico) balla con una beffarda lei(Grace), felice e spensierato, gioca con se stesso come uno stupido. Scenario di festa solo all’inizio che si trasforma in un incubo per il povero individuo, solo e turbato dal demonio della misera quotidianità, dalla monotonia asfissiante da cui tutti fuggiamo ….fanno da riferimento i quadri di Burri interpreti della crudeltà che ci circonda. Salvo qualche espressione di allegria accompagnata da qualche parola, non c’è dialogo, i due hanno solo una labile empatia. Come se il personaggio fosse sdoppiato, nell’ultima parte si sente in sottofondo la voce di Enrico, il preludio alla sua fine, infatti, ad un certo punto non ce la fa, soccombe all’inutile vita, in una via crucis mortale, cade numerose volte e si sfinisce in un macabro sogno di sfida.

Ringrazio di cuore Enrico Pietrangeli e Grace Di Meo che si sono offerti come attori, cari amici ai quali faccio i più sentiti complimenti per le difficoltà superate improvvisando tutto anche se gli davo le necessarie spiegazioni.

Le mele merce (me la rido) video https://www.youtube.com/watch?v=Wac22AxeeQI

Il riflesso negativo della città nella tua anima.