“Cosa farei? Frank Gehry, 92 anni, è troppo impegnato per andare in pensione.
L’architetto vincitore di Pritzker si sta concentrando su progetti di giustizia sociale – e può essere una specie di parafulmine – ma ha anche attività spensierate.
Frank Gehry a 92 anni nel suo studio di Los Angeles con modelli di studio della residenza Mansur a Cabo San Lucas, in Messico, ha lasciato e dietro l’intero progetto di King Street nella sua nativa Toronto, comprese due torri formate da volumi verticali impilati. (Gli edifici avranno una facciata strutturata in metallo e vetro.)Credito…Erik Carter per il New York Times
- 13 aprile 2021
LOS ANGELES – Era metà pomeriggio di lunedì e l’architetto vincitore del Pritzker Prize Frank Gehry – nonostante avesse appena compiuto 92 anni in una pandemia, completò l’ultimo piano del suo edificio nello sviluppo di Grand Avenue e si preparò per una mostra di nuove sculture al la Gagosian Gallery – aveva poco interesse a sedersi per riflettere su questo momento potenzialmente significativo della sua vita e carriera.
Invece, era in movimento, dando il suo primo tour in studio dallo scoppio del Covid-19, molto più desideroso di discutere la miriade di progetti che ha in corso, la maggior parte dei quali sta procedendo. (Solo un grattacielo negli Hudson Yards di Manhattan si è bloccato e il suo ufficio ha licenziato otto dei 170 dipendenti di conseguenza).
I progetti includono la versione di questa città della High Line di New York, lungo il fiume Los Angeles; nuovi edifici per uffici per la Warner Bros. a Burbank, e la scenografia che sta realizzando per l’ opera jazz “Iphigenia “, di Wayne Shorter ed Esperanza Spalding, che sarà diretta al Kennedy Center a dicembre. A quasi 3.000 miglia di distanza, il Philadelphia Museum of Art è pronto a svelare la ristrutturazione e l’ampliamento degli interni progettati da Gehry a maggio (un evento che l’architetto prevede di partecipare).
ANNUNCIO PUBBLICITARIOContinua a leggere la storia principalehttps://tpc.googlesyndication.com/safeframe/1-0-38/html/container.html
Alla domanda se, data la sua età e le sue realizzazioni, abbia preso in considerazione l’idea di prendersi una pausa o di ridimensionarsi, Gehry ha respinto l’idea. “Cosa farei?” Egli ha detto. “Mi piace questa roba.”
Ronzando attraverso il suo vasto spazio di lavoro, l’architetto ha detto che ora è arrivato a un punto della sua carriera in cui ha il lusso di concentrarsi su ciò che conta di più per lui: progetti che promuovono la giustizia sociale.
“Sono solo libero”, ha detto, “ora che non devo preoccuparmi delle tasse.”
La crescente enfasi di Gehry sulla restituzione sembra aver intensificato il suo impegno per questa città. Ad esempio, sta progettando alloggi in Wilshire Boulevard per veterani senza tetto. E circa sei anni fa, lui e l’attivista Malissa Shriver hanno fondato Turnaround Arts: California , un’organizzazione no profit che porta l’educazione artistica nelle scuole più bisognose dello stato.
“Queste sono fatiche d’amore”, ha detto Gehry.
Si è offerto volontario nella progettazione di una nuova sede per il braccio educativo incentrato sui giovani della Filarmonica di Los Angeles, la Youth Orchestra Los Angeles (YOLA), nell’Inglewood Civic Center a sud della città, da completare a giugno.
Gehry ha detto di essere stato ispirato dal programma di educazione musicale finanziato pubblicamente del Venezuela, “El Sistema”, che offre ai bambini svantaggiati la possibilità di suonare in orchestre. Un prodotto di quel programma, Gustavo Dudamel, il direttore musicale e artistico della Filarmonica di Los Angeles, che ricopre gli stessi ruoli per YOLA, ha definito la creazione di Gehry “una metafora che dice: ‘La bellezza conta’”.
Nel trasformare un edificio bancario degli anni ’60 in una sala da concerto per l’orchestra giovanile, Gehry ha detto di aver spinto l’organizzazione a raccogliere un po ‘di soldi in più per realizzare un teatro di 45 piedi, delle stesse dimensioni della sua Walt Disney Concert Hall. “Si apre”, ha detto, “come un faro per la comunità”.
Gehry – che ha progettato un centro per la New World Symphony a Miami così come il Guggenheim a Bilbao, in Spagna, e la filiale del Guggenheim prevista per Abu Dhabi – rimane animato da progetti culturali con una componente educativa (è entrato di recente nel consiglio di Herbie Hancock Institute of Jazz, un’organizzazione senza scopo di lucro che forma giovani musicisti promettenti).
È forse più entusiasta del River Project, uno sforzo finanziato dal dipartimento dei lavori pubblici della contea di Los Angeles per rivitalizzare il canale di 51 miglia che va da Canoga Park a Long Beach ed è stato pavimentato nel 1938 per prevenire le inondazioni.
Editors’ Picks
The Women of NPR, When NPR Was a Start-UpWhat Makes a Happy Country?What Should Museums Do With the Bones of the Enslaved?
River LA, un gruppo senza scopo di lucro – con il supporto del sindaco Eric M. Garcetti – ha reclutato Gehry per sviluppare un piano generale per il sito; da ciò è nata l’idea di un parco con piattaforme urbane sul cemento con spazi erbosi e un centro culturale da 150 milioni di dollari.
ANNUNCIO PUBBLICITARIOContinua a leggere la storia principalehttps://tpc.googlesyndication.com/safeframe/1-0-38/html/container.html
Chiamato SELA Cultural Center (dal nome della sua posizione a sud-est di Los Angeles), sarà finanziato con fondi pubblici e privati e fungerà da spazio per artisti locali e professionisti. Quelli che probabilmente contribuiranno alla programmazione includono Dudamel; Michael Govan, il direttore del Los Angeles County Museum of Art; e Benjamin Millepied, il fondatore del LA Dance Project .
Questa componente culturale deve ancora assumere una forma specifica. Millepied ha detto che inizierà “identificando buone organizzazioni di danza locali e comprendendo come collaborare al meglio e supportarle”.
Ma alcuni hanno criticato il coinvolgimento di Gehry nel progetto – un periodo di commenti pubblici sul piano si è concluso di recente – come leader di comunità di grande rilievo, privi di esperienza con lo spazio esterno e invitante gentrification.
“Il potenziale per un tragico ritorno di fiamma è enorme”, ha avvertito un recente editoriale del Los Angeles Times. “Potremmo investire milioni di dollari pubblici in un piano che sembra impressionante ma che allontana il suo pubblico di destinazione – comunità che hanno trovato difficile sopravvivere negli ultimi decenni”.
Gehry ha cercato di affrontare tali preoccupazioni e in un’intervista ha sottolineato che il suo obiettivo era creare alloggi a prezzi accessibili e spazi aperti.
“Stiamo lavorando sulle opportunità di alloggi sociali”, ha detto Gehry, “per promuovere la proprietà della casa tra la popolazione esistente”.
l
Tuttavia, gli attivisti rimangono insoddisfatti dell’approccio di Gehry al progetto, preferendo riportare l’affluente al suo stato originale. “Famoso come Gehry, e per quanto quella fama abbia attirato l’attenzione sul fiume, non c’è architetto migliore di Madre Natura”, ha detto Marissa Christiansen, direttrice esecutiva di Friends of the LA River , un gruppo di difesa.
L’attuale proposta di Gehry “mostra una mancanza di innovazione e una comprensione completa dello spartiacque che alimenta il fiume”, ha aggiunto. “Non è stato ancora completamente studiato per vedere se ci sono altre possibilità.”
Gehry, come volto della sua azienda, rimane l’obiettivo di tali critiche, ma Gehry Partners è composta da membri di lunga data che lavorano a stretto contatto con lui, tra cui sua moglie, Berta, Meaghan Lloyd, David Nam, Craig Webb, Tensho Takemori , Laurence Tighe, John Bowers e Jennifer Ehrman.
L’operazione è diventata una specie di affare di famiglia. Oltre a Berta Gehry, il capo delle finanze, il figlio di Gehry Sam è anche un architetto (ha progettato la nuova casa di suo padre a Santa Monica) e l’altro suo figlio, Alejandro , è un artista che contribuisce ai progetti di suo padre. (La figlia di Gehry, Brina, insegna yoga a New York.) “Siamo un negozio per mamme e pop”, ha detto Gehry.
E sebbene possa essere un parafulmine nel River Project, è anche impegnato in attività più spensierate, come la sua reinterpretazione della bottiglia Hennessy XO per il 150 ° anniversario del cognac lo scorso anno: una manica increspata di 24 carati-intinto oro bronzo, rivestito in vetro scultoreo.
ANNUNCIO PUBBLICITARIOContinua a leggere la storia principalehttps://tpc.googlesyndication.com/safeframe/1-0-38/html/container.html
Ispirato da sua nipote di 5 anni, che lo chiama “Nano”, Gehry ha creato un tea party “Alice nel paese delle meraviglie” di grandi dimensioni, completo di Cappellaio Matto. Quel pezzo, insieme alle colossali lampade a forma di pesce verticali di polivinile e rame sospese dal soffitto, sarà presentato nella mostra di sculture di Gehry, che aprirà il 24 giugno presso lo spazio di Beverly Hills di Gagosian.
“Verso la fine della sua vita, è davvero libero di essere creativo senza compromessi o collaborazione”, ha detto Deborah McLeod, direttore senior della galleria. “Quanto è divertente per Frank Gehry fare quello che vuole.”
Mentre l’architetto appare leggermente più curvo e i suoi capelli più ciuffi, continua a trasudare un’eccitazione infantile per i dettagli del design.
Come il modo in cui ha suonato con blocchi di metallo per il complesso artistico da 175 milioni di dollari della mecenate svizzera Maja Hoffmann , Luma Arles, che dovrebbe aprire alla fine di giugno.
Come sta sperimentando un metallo più morbido per ottenere l’effetto di un dipinto ad acquerello con il suo progetto per un museo di medicina nel campus della China Medical University a Taichung, Taiwan. “Piegando il metallo”, disse Gehry, “otterrai una bellissima superficie.”
E come ha usato il vetro bianco per il suo progetto della Warner Bros. lungo la Ventura Freeway, così come ha fatto per il quartier generale mondiale IAC di Barry Diller sulla West Side Highway a New York City. “Li consideravo come degli iceberg”, ha detto Gehry dei suoi edifici, “che fluttuano lungo l’autostrada”.
Vestito con una maglietta blu e velluto a coste marroni, con gli occhiali da lettura appollaiati in cima alla sua testa, l’architetto ha parlato di quanto gli è piaciuto il suo dare e avere con Jeffrey Worthe , lo sviluppatore del progetto Warner Bros., per il quale Gehry è progettando anche un complesso alberghiero su Ocean Avenue a Santa Monica. “Gli interessa l’architettura”, ha detto Gehry.
Worthe, da parte sua, ha detto di essere rimasto sorpreso dall’apertura di Gehry a input e risparmi sui costi. “Non pensa mai che sia perfetto”, ha detto Worthe, “non pensa mai di avere tutte le risposte”.
Questo non vuol dire che Gehry non mantenga un ego sano. Parlando del famoso museo di arte contemporanea che ha progettato per la Louis Vuitton Foundation nel 2014, l’architetto ha detto: “Penso che l’abbiamo inchiodato abbastanza bene”.
Ed è chiaramente orgoglioso di progettare case private per clienti importanti, come l’elegante complesso familiare a Cabo San Lucas, in Messico, per Hassan Mansur del gruppo automobilistico Surman . O la ” Meeting House ” del Colorado che ha progettato con un tetto sagomato in acciaio inossidabile per Michael e Jane Eisner nel 2018.
Forse in particolare, Guggenheim Bilbao ha realizzato l’idea di destinazione architecture de rigueur, anche se Gehry ha detto di essere concentrato sulle sfide future, non su ciò che ha già realizzato.
“Non so se mi prendo il merito per qualcosa”, ha detto Gehry. “Non mi interessa molto.”
“Sono orgoglioso di quello che ho fatto”, ha continuato, “ma posso guardare i progetti e vedere tutte le cose che avrei dovuto fare in modo diverso”.
Un progetto conserva un posto d’onore speciale: la coppia di torri che fanno parte dello sviluppo di King Street nella sua nativa Toronto, il progetto più alto dell’architetto fino ad oggi.
“New York ha il Rockefeller Center – è un pezzo architettonico coerente e dura, tiene il suo”, ha detto Gehry, aggiungendo che sperava che il suo sforzo su King Street “tenga insieme così”.
“La strada di mia nonna è proprio lassù”, ha detto Gehry, indicando un rendering sul muro. “Il negozio di ferramenta di mio nonno era qui. Quindi sono uscito in questa strada.
“La città ci ha dato un’altezza extra”, ha aggiunto, “perché ero io che tornavo a casa”